La regione alpestre presenta diversi ambienti potenzialmente adatti all'insediamento dei cardi. In particolare, il cardo campestre (Cirsium arvense) è considerato una malerba problematica oltremodo tenace, che conviene eliminare già a partire dalla comparsa dei primi esemplari isolati. Infatti, grazie alla sua strategia di propagazione, dà rapidamente origine a focolai estesi che, una volta radicati, si possono eliminare solo al prezzo di grandi sforzi.
D’altro canto, non bisogna dimenticare che i cardi rappresentano anche una fonte di nutrimento e un habitat importante per le più disparate specie di insetto, tanto che alcuni tra essi sono indicatori del livello qualitativo II in determinate superfici per la promozione della biodiversità (SPB), mentre altri risultano protetti a livello cantonale. Con l’eccezione del campestre, i cardi vanno quindi gestiti con discernimento. A tale scopo, è soprattutto importante saper distinguere il cardo campestre da tutte le altre specie, siano esse perenni o biennali.
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